Il Gruppo alpini di Monastier nasce presumibilmente nel 1937. Dell'epoca non si hanno molte notizie. Fino al 1945 il nostro Gruppo continuò ad esistere ma non attivamente.
Dopo la guerra dal 1945 si sono succeduti i seguenti capigruppo: Bianchini Vittorio, Forcolin Carlo, Sperandio Pietro, Fioretto Giuseppe, Favaretto Emore, Sperandio Danilo, Montagner Ivo.
Il Gruppo ha eretto in paese un capitello dedicato alla Madonna (voluto dal maestro Sperandio come ex voto perché tornato vivo dalla guerra di Libia) ed un cippo con relativo pennone alzabandiera per il Tricolore (sito presso le scuole medie locali) eretto nell'ambito del 50° anniversario di fondazione del Gruppo.
Negli anni '90 il Gruppo si attrezza e svolge interventi di aiuto e collaborazione in campo sociale e umanitario.
Oltre all'aiuto dato alla costruzione della Casa di Fontanelle, il Gruppo ha partecipato all'operazione "SORRISO" a Rossosch (Russia) e per que­sto l'Amministrazione comunale ha dedicato una via del paese all'al­pino Moro Alessandro, Medaglia d'Argento al V. M. sul fronte russo.
Nel 2000 si costituisce la squadra di Protezione Civile ANA che annovera tra le sue fila anche "amici degli alpini". La squadra ha partecipato alle emergen­ze quali il sisma in Umbria, l'esondazione del fiume Livenza, il terremoto in Abruzzo.
Nel 2003 il Gruppo stipula formalmente una convenzione con l'Amministra­zione comunale per il servizio di Protezione Civile e nel 2010 ne inaugura la sede presso il parco comunale.
Le attività più significative durante l'anno sono, oltre ai compiti di istituto (Adu­nate e commemorazioni): manutenzione del bosco delle Penne Mozze; "luc­ciolata" AVIS di Monastier a favore della "Via di Natale"; "biciclettata" AVIS di Monastier; collaborazione con Motoraduno Motoclub di Monastier; pranzo AIL di Monastier; collaborazione con Comune e Pro Loco per manifestazioni culturali; vendita di mele per beneficenza a favore della fondazione "Il Nostro Domani"; Banco Alimentare; marcia ADVAR per la "Casa dei Gelsi".
 
(da "90 Gruppi per 90 anni" edito da Fameja Alpina nel 2012)